
Ritratto di un soionista

Spazio-Laboratorio d’Arte Salita San Francesco
Nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Genova lo Spazio-Laboratorio d’Arte San Francesco ospita i lavori della regista May Kassem, «Per la Palestina e la Libertà»
15-19 ottobre 2024
Nello Spazio-Laboratorio d’Arte Salita San Francesco verrà proiettato il film d’animazione della regista libanese May Kassem, «Per la Palestina e la libertà» (8m23s), accompagnato da dipinti e pannelli, su vetro, che la regista ha realizzato mentre – da Beirut – seguiva le tremende notizie sull’attacco israeliano al popolo palestinese. Sette dipinti e pannelli che per molti rispetti sono preparatorii al film e quindi ne costituiscono parte integrante.
May Kassem (nata a Beirut nel 1975, dove attualmente vive e lavora) è regista, sceneggiatrice, produttrice radiofonica (Radio Liban 96.2FM 1998-2001/2011-2024), compositrice musicale, insegnante e sceneggiatrice. Ha realizzato film in 16 mm, video, documentari e film d’animazione.
Ha conseguito la laurea in Semiotica dell’Arte presso il Dipartimento di Cultura Moderna e Media della Brown University; un certificato PROFFIL/FEMIS in Sceneggiatura e un Master in Cinema: Regia presso la facoltà IESAV dell’USJ.
La sua filmografia s’impernia su contenuti profondamente personali e socio-politici, con un’attenzione particolare a temi quali emigrazione e immigrazione, insurrezione e guerra.
I suoi primi lavori cinematografici, attinenti all’impatto dell’arte sulla società/politica, girati principalmente in 16 mm, erano di natura esplorativa e sperimentale. In seguito ha realizzato diversi documentari che trattano temi riguardanti i lavoratori migranti e l’emarginazione di segmenti della popolazione urbana: «Qui écrira l’histoire» [«Chi scriverà la storia»] (sulla condizione degli immigrati senza documenti a Parigi nel 1996) e «Joker» [«Jolly»] (1998, mentre Beirut veniva ricostruita dai lavoratori edili siriani). Seguono poi alcuni film di animazione tradizionale, incentrati sul mare, la libertà, la vigilanza e la migrazione.
Quanto all’espressione più politica della suo opera filmica, inizialmente di propaganda, nel 2016 ha realizzato un breve video sulla lotta sociale e politica a Beirut, scatenata dalla crisi dei rifiuti. «Reverse-Shot: Diary of a Struggle» [«Colpo di scena: Diario di una lotta»].
Sempre del 2016 è il lungometraggio-documentario sulla vita dell’attrice e cantante Nourhane (anche nonna di May), attiva negli anni ’40-’60, la quale ha poi improvvisamente abbandonato il palcoscenico: «Nourhane, il sogno di un bambino» ha vinto numerosi premi in festival di tutto il mondo ed è stato distribuito in Libano nel 2019 attraverso MC Distribution/Metropolis.
Nell’aprile del 2017, ha ultimato «Free Waves» [«Onde libere»]: documentario sulla lotta per la conservazione della spiaggia libera di Beirut, sulla fine della trasmissione-radio attraverso le onde elettromagnetiche e sul fragile posto della Terra nel cosmo. Nel 2021 ha completato «On ne cache pas le soleil avec un doigt!» [«Non si nasconde il sole con un dito!»]: documentario di 6 ore, in 5 sezioni, che ripercorre la storia e l’eredità della lotta degli immigrati senza documenti (i «Sans-Papiers de Saint Bernard»), attraverso la memoria personale e collettiva e girato sullo sfondo di un paesaggio urbano in evoluzione, quello della Parigi di oggi.
Nel 2024 ha iniziato a realizzare disegni mentre ascoltava le tremende notizie dell’attacco israeliano al popolo palestinese, disegni che si sono poi trasformati in dipinti su vetro e in un film d’animazione «For Palestine and Freedom» [«Per la Palestina e la libertà»] (8m23s).
In cantiere ha ancora un paio di progetti documentari: l’uno tratta della lotta politica e sociale a Beirut – imperniato sui messaggi della lotta rivoluzionaria del 2019, che ha travolto le strade -; l’altro riguarderebbe tre o quattro città a lei care, Parigi, Beirut, New York e forse Genova.
Spazio-Laboratorio d’Arte, Salita alla Spianata di Castelletto 1R, 16124 Genova – e-mail: info.spazioartesanfrancesco@gmail.com – https://spazioartesanfrancesco.it – Cell. 3663431530.
Sculture, dipinti, disegni, incisioni (1976-2023) per la Palestina
Segnaliamo inoltre che il 19 ottobre (ore 18.00), nel corso della manifestazione, vi sarà un “evento speciale” dedicato al poeta Edoardo Sanguineti.
Prenotazione obbligatoria: per informazioni e prenotazioni rivolgersi: a www.mostradelcinemagenova.org
Kunsthalle Ziegelhütte
Kunstmuseum Appenzell
Das Kunstmuseum Appenzell und die Kunsthalle Ziegelhütte zeigen seit 1998 meist Sonderausstellungen zur internationalen und regionalen Kunst. In regelmässigen Abständen wurden auch Ausstellungen aus der eigenen Kunstsammlung generiert: zu den beiden Appenzeller Malern Carl August und Carl Walter Liner, zur Klassischen Moderne und zur Gegenwartskunst.
Da sich die Sammlung der Heinrich Gebert Kulturstiftung Appenzell durch Ankäufe und Schenkungen bedeutend erweitert hat, hat der scheidende Direktor Roland Scotti im Zusammenspiel mit den in Bühler (AR) lebenden Künstler:innen Regula Engeler und Jochen Heilek in beiden Häusern ein Cross-Universum realisiert, in dem zwei Ausstellungen miteinander existieren und kommunizieren: «Collecting ǀ Revisited» und «der welt viel tiefe welten».
Die Hommage an Robert Walsers «Räuber», ein Langzeitprojekt von Engeler und Heilek, bildet den Kern der Doppelausstellung – eine Geschichte, die keine Historie bildet, ein Film, der ausschliesslich in der Vorstellung stattfindet, ein Kunstwerk, das für wenige Monate existiert, um dann in «vielen welten» zu verschwinden und in anderen aufzutauchen. Um diesen visuellen und akustischen Kern herum erscheinen Kontrapunkte, Assoziationen, Artefakte, die in der Gesamtheit ein Widerbild der einzigartig mäandernden Sammlung und ihrer Ausstellungsgeschichte ergeben: ein Kaleidoskop, in dem sich Deutungen, Hierarchien und Strategien zugunsten unmittelbarer ästhetischer Wahrnehmungen brechen.
Aus der Sammlung der Kulturstiftung werden Arbeiten von Selim Abdullah, Peter Aerschmann, Hans Arp, Frank Badur, Jonathan Bragdon, Katharina Büche, Alexander Calder, Eduardo Chillida, Jim Dine, Margret Eicher, Nesa Gschwend, Christian Hörler, Gottfried Honegger, Stefan Inauen, Rolf Iseli, Hans Josephsohn, Spallo Kolb, James Licini, Carl August Liner, Carl Walter Liner, Fausto Melotti, Gertrud von Mentlen, Ernst Wilhelm Nay, Wolfgang Nestler, Andrea Ostermeyer, A.R. Penck, Miriam Prantl, Erwin Rehmann, George Rickey, Hanna Roeckle, Klaus Schmitt, Sean Scully, Kerim Seiler, Louis Soutter, Matias Spescha, Theodoros Stamos, Stefan Steiner, Jochen Stenschke, Gerold Tagwerker, Ty Waltinger, Hugo Weber, Markus Weggenmann, Beat Zoderer gezeigt.
Zur Ausstellung erscheint eine Publikation, in der die Entwicklung der Kunstsammlung dokumentiert ist, ca. 150 Seiten mit Sammlungsinventar und einer Einführung von Roland Scotti.
Anlässlich der Ausstellung erscheint im Verlag Steidl/Göttingen ein Fotobuch: Regula Engeler, «der welt viel tiefe welten», 86 Fotografien, Texte von Regula Engeler, Jochen Heilek und Roland Scotti, 88 Seiten.
Die Kunstvermittlung bietet Führungen und Workshops an. Halten Sie sich informiert.
Die Ausstellung und die Publikation von Regula Engeler werden unterstützt von: Steinegg Stiftung, Herisau; Hans und Wilma Stutz Stiftung, Herisau; Dr. Fred Styger Stiftung, Herisau; Bertold Suhner-Stiftung, Herisau, Kulturförderung des Kantons St.Gallen; Kulturförderung Appenzell Ausserrhoden, Innerrhoder Kunststiftung.
L’evento è GRATUITO con ingresso libero fino ad esaurimento posti. È necessario prenotarsi al seguente link > www.eventbrite.it/e/biglietti-diario-di-pasquale-rotondi-incontro-335227533577
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